giovedì 24 novembre 2011

Vorrei tenere più segreti e lontani possibile i miei amori dalla curiosità mediatica, ma quando si è così celebri come me e Coco è uno sforzo inutile. Allora tanto vale che ne parli io. Gli unici momenti in cui sono felice c’è un cameraman di fronte a me e un tecnico delle luci, e sono microfonata, e c’è un fotografo o sto su un set o un red carpet, o aspetto in fila nel backstage il mio turno o ripasso il copione, o c’è Antonio accanto a me lontano da tutto questo. Il resto del tempo sono nel buio del mio oblio aspettando la fine. Facendo i conti avrò vissuto 27 anni, il resto è stata un estenuante noiosa attesa. Adesso aspetto di ritornare in forma per  ricominciare a bere,così almeno mi diverto un pò, da sobria vago nei giorni della mia vita aspettando la notte che diventi mattino! E’ tanto che non scrivo. L’inferno è finito e i demoni sono andati, almeno quelli che mi hanno avvicinata a questa operazione. E senza loro sono ancora più sola adesso. Per il solo fatto di perdere qualche chilo e ritornare al peso forma ho smesso di bere. Ho dovuto scegliere tra specchio e bottiglia. Per tanto tempo sono state  le uniche cose a starmi accanto e tenermi compagnia. I miei demoni sono quelli di prima e le mie notti  un inferno. Ci sono giorni in cui l’unica emozione è andare a comprare le sigarette. E’ l’unico momento in cui sorrido!

mercoledì 23 novembre 2011

Il pubblico crede a tutto quello che legge su di me, ma spesso è un giochetto organizzato dal mio agente coi giornali per aumentare il successo e alzare il cachet, e spesso, dal vivo sono costretta a sembrare simpatica come mi vedono in tv, la fortuna è che sono una grande attrice!

Top al caramello e veleno

Il giorno che la nostra amica e collega, Ruslana, si buttò dal nono piano del suo appartamento a New York ci fermammo un attimo. Ci fermammo per piangere e pensare, ma solo per un attimo..Che sia un attimo però, stare in posa ferma o camminare sfilando fa cachèt, piangere e pensare meno. Una di noi, una come noi, bella ricca giovane famosa top come noi, ,ai casting come noi, in fila come noi, in un appartamento come i nostri quando siamo nella mela, dietro le quinte di un backstage e sulle quinte di una strada destinate a quelle come noi. Il Los Angeles Times parlò di mafia Russa e di escort gestite sulla tratta Parigi-New York –Mosca. Ma rimasero parole scritte senza fatti. La polizia accertò il fatto che non c’erano tracce in lei né di droga né di alcool. E dunque? Andrebbe meglio? Beh per alcuni di certo andrebbe meglio. La solita equazione. Belle giovani top ricche sole drogate disperate morte e voilà. E’ volata un’altra matta. Comodo per loro. E archiviarono il caso. Ma non siamo donne che archiviano casi. Non siamo neanche donne, siamo solo top model, Bisogna smetterla di raccontarsi tutte queste favole sulla bellezza sulla ricchezza sulla moda e ritornare un po’ serie, magari più vere. Questa fiaba che veniamo da altri pianeti, schegge impazzite di aliene femminilità, valori alterati e ormoni impazziti. Il mondo gira intorno ai nostri piedi, basta una passeggiata e guadagni milioni. Siete pazzi di noi. Arriviamo noi e il mondo impazzisce, ed un bailamme di abiti e trucchi perfetti, baci e champagne, cocaina, fotografi, make-up artist, ore di piega, luci puntate e prova sfilata. e ferme ore e ore sotto i parrucchieri, sempre in volo da una città all’altra, e poi sempre sola in albergo, rimanendo fedele col marito lontano , la guerra tra noi. la dieta la coca. Altrochè. Nulla è come sembra. L'io è un altro.  La trovi una fiaba? Beh non è male. Per noi un lavoro, per te una fiaba, che è tutto splendore. E a luci spente e show terminato? Ti spogli, ti rivesti, prendi la mega  bag di Dior,ci infili le Prada che ti hanno regalato dopo lo shooting saluti baci tutti amiche colleghe fotografi stilisti truccatori parrucchieri spacciatori e bye bye e vai in hotel. Il ragazzo dell’agenzia che ti fa autista ti guarda dolcemente dallo specchietto, e tu sorridi al tuo vuoto mentre cerchi non sai cose in una borsa enorme che contiene di tutto, e il telefono non tace..parli sorridi ridi e taci...Sei una splendida ragazza e una giovane  business woman, 4 ore di lavoro, 10.000 dollaroni..e per di più sei una figa della madonna. Potresti rischiare di essere felice, ma non sei mica così scema. Ovvio. Arrivi in hotel. Ma nessuno ti aspetta. E hai il mondo in fila per uscire con te. E ti aspetta. Aspetta una tua chiamata o aspetta l’ora che arrivi l’ora per chiamarti come ti diceva due sere prime che l’hai incontrato e folgorato. Il solito inferno  a luci spente. Tu e qualcuno di cui ti importa poco. Cosi per giocare. I loro insulsi soliti giochi. Eppure un tempo eri felice. Qualcuno c’era. Andava meglio. Certo. Magari domani esci e rincontri un uomo favoloso e per un po’ ti illudi di essere felice. Pensi sia un problema per una come noi? Hai visto come ci guardi. Spenderesti milioni per sbatterti una come noi. Il tuo manichino umano con le tette rifatte appoggiate. Ti divertiresti eh? Anche noi ci divertiamo cosa credi. Magari farlo insieme. Pensi che siamo delle insulse Bambi, tutte tenere  cerbiatte  perse nel bosco. No tesoro, è un gioco..abbiamo gambe da gazzelle,ma siamo delle iene. giochiamo tutte e due. Tu fai il cacciatore e noi le modelle. L’amore è il sole, il desiderio è carne e ti stordisce, scriveva nella sue poesie Ruslana, ritrovate dopo la morte nell’appartamento. Ma di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Di qualcosa di più delle tue insulse mediocri stronzate a cui ti condanni. Per questo ne stiamo lontane. Ma Il gioco continua. A te i dadi! E se una di noi , una top come noi, vent’anni, bella ricca famosa, nel pieno splendore ma non felice, 4 ore di lavoro 20.000 dollari, nella mela più gustosa del mondo vola giù dal nono piano, Smetti un secondo di giocare e fermati per un attimo a pensare..

Torta Al Cocolato





Buonasera amiche..so tornataaa!!
Scusate l’assenza ma sono stata molto presa tra video, interviste documentari, cinema e trasmissioni radiofoniche che mi hanno tenuta lontana dai fornelli.

Bentornate ad una nuova puntata di Lola Kola..una diva in cucina. La ricetta che realizzeremo oggi è molto molto di più di una semplice torta al cioccolato, sennò che ci importa di una torta al chocolato se dietro non c’è un idea che Kola e del sano divertimento del resto come si dice..non mangiamo per fame e non scopiamo con amore..una tortina facile da preparare e vi assicura almeno 5 ore di divertimento..il segreto è tutto nel choccolato..sentirete che bomba..L’ho portata a Nicolas in radio  venerdi  a VIvA la Vadio dalle 13 su www.deliradio.it e ancora sta fatta!

Partiamo con la scheda degli ingredienti:

per la base
3 etti di farina bianca 00
1etto e mezzo di burro
1 uovo intero
2 tuorli
1 etto di zucchero
1 pizzico di sale
Mezza bustina di lievito per dolci

Per la copertura:
200 gr. di cioccolato fondente
3 cucchiai di latte

Partiamo adesso con la ricetta:

Preparate la base, lavorando la farina, i 2 tuorli e un uovo intero, lo zucchero il sale il lievito in polvere per dolci, e prima di accorpare il burro sciolto a bagno maria aggiungere un grammo. a persona di cioccolato o hashish, a vostro piacimento..comunque un grammo di fumo. Non esagerate con le dosi anche se pensate di essere delle fattone professioniste. Può essere rischioso, certo con quello che vi vedo bere, tirare su o mandare giù ai party non dovreste morire per un grammo di fumo..anyway.. Spesso quando realizzo questa ricetta molte amiche mi scrivono dicendo che ingerire sostanze stupefacenti può causare epatite,  tubercolosi o altre malattie…che sempliciotte…niente paure amiche..quando le sostanze sono lavorate a caldo vengono sterilizzate e non correte nessun rischio. E poi non mi sembra il caso di spacciarsi per delle signorine bon ton che non siete..vi ho visto più di una volta ingerire ogni grazia di dio e non siete ancora morte, e realizzare più volte dolci con uova e latte prodotte direttamente da voi..dunque amiche inculate qualcun’altraJ

Dunque, mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo

Imburrate e infarinate una teglia e versate il composto
Infornate a circa 150 gradi per circa 30 minuti

Per la copertura:

mettete in un pentolino il latte e il cioccolato e fate sciogliere a bagno maria e ancora caldo versate sulla torta!

Per la copertura durante l’acquisto del chocolato o dell’ashish nessuna paura, è preferibile andare ad acquistare in due per una maggiore sicurezza, ma di solito la polizia è al corrente dello spaccio di sostanze stupefacenti nei punti vendita tra san lorenzo o pigneto. Di solito sono i venditori stesso, che mettono fretta allarmandovi dell’arrivo delle guardie, solo per crearvi un po’ di scompiglio emotivo, come se non ne avesse già abbastanza con quei fidanzati che vi ritrovate, lo fanno solo farvi sbrigare a dargli i soldi e darvi in cambio meno quantità..che matti stì spacciatori!

Pensate care amiche, avevo un fidanzato che faceva lo stesso lavoro, e quando era a corto di sostanze, ma avevamo bisogno di soldi, sbriciolava l’androcur, che è un farmaco che assumevo io per diventare una trans bella e favolosa..(come tutte le trans ovvio, lo sapete che ho un debole per loroJ) col risultato che i clienti ritornavano lo stesso pure se avevano pippato ormoni anziché coca. Si vede che funzionava pure come stupefacente o la gente è convinta di tutto, quindi non siete le uniche inutilmente convinte, belle mie!

È tutto amiche, lasciate raffreddare la torta e buon appetito..non siate golose , non esagerate con le dosi..anche se all’inizio non vi sembrerà dopo qualche ora starete fatte e scimmiate come delle scimmie che sembrate..

In alternativa potrete anche realizzare mono porzioni scegliendo la versione muffin..

 Vi consiglio di servire questa delizia al choco con una bottiglia di havana 7 anni. Non a testa mi auguro..

E’ tutto amiche, non devo dirvi altro. Buon appetito buona fattanzia buona ubriacatura, ci vediamo al too fat too late venerdi..

A venerdi prossimo

Sigla!

Il Piccolo Antonio Coco

In quel momento apparve Lola Kola
“Buon giorno”, disse Lola
“Buon giorno”, rispose il piccolo Antonio Coco, voltandosi ma non vide nessuno
“Sono qui”,disse la voce, ”sotto cassa al party del pride”
“Chi sei?” domandò il piccolo Antonio, “sei molto carina…”
“sono Lola Kola, Un’icona come te”, disse lei!
“Vieni a giocare con me”, disse Lola, “non sono addomesticata”
“Ah!scusa”, fece il piccolo Antonio
Ma dopo un momento di riflessione aggiunse:
“Che cosa vuol dire addomesticare?”
“gli uomini” disse Lola”hanno dei fucili e cacciano. E’ molto noioso!
Allevano anche le trans. E’ il loro solo interesse. Tu cerchi le trans?”
"No”, disse il piccolo Antonio. Cerco un bear. Che cosa vuol dire addomesticare?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse Lola” Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una Lola uguale a centomila Lole. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
“Comincio a capire”, disse il piccolo Antonio.”Hai speed? Keta?...credo che mi abbiano addomesticato solo loro…”
“E’ possibile”, disse Lola”capita di tutto sulla terra in questi party…”
“Oh! Non è sulla terra, forse al cassero”, disse il piccolo Antonio.
Lola Kola sembrò perplessa.
“Su un altro pianeta?”
“Si, a Bologna”
“Ci sono dei bears su questo pianeta?”
“No”
“Questo mi interessa! E le trans?”
“No”
“Non c’è niente di perfetto”, sospirò la kola.
Ma Lola ritornò alla sua idea:
“Sto’ euphoria è monotono. Io cerco delle trans, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte ste’ trans si assomigliano. E sti gayvisto uno visti tutti, come le bionde. E io mi annoio per tutto ciò. Ma se tu addomestichi la mia vita, sarò come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi non mi ricordano nulla. E tutto questo è triste! Ma tu hai dei meravigliosi baffoni. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato come i miei splendidi capelli, ti farà pensare a me. E amerai il rumore del vento nel grano…”
La Kola tacque e guardò a lungo il piccolo Antonio.
“per favore…addomesticami”, disse.
“Volentieri”, rispose il piccolo Coco, “ma non ho molto tempo però. Vado al frutta e verdura dopo l’Euphoria!
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose”
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse Lola  “gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un’amica addomesticami!”
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo Antonio
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la kola.
“In principio tu sederai un po’ lontano da me, così nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”
Il piccolo Antonio coco ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse Lola.
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincrò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi, scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…Ci vogliono i riti”
“Che cos’è un rito?” disse il piccolo Coco…
“Vabbè a’ Coco nsai ‘n cazzo però…pensò la kola, ma sorrise…
“Anche questa è una cosa da tempo dimenticata?” chiese il piccolo Antonio
“E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’è un rito, per esempio, presso il cassero a Bologna ogni primo venerdì del mese, i bears ballano con le trans del villaggio. Allora il venerdì al cassero è un giorno meraviglioso, metto anche i dischi disse il piccolo Dj Coq’nutz! Mi trovi sotto la consolle o al bar. Se i bears ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”
Così il piccolo Coco, sfinito tra lo speed, la keta e la lola addomesticò la Kola.
E quando l’ora della partenza fu vicina
“Ah!” disse la Kola.”…Piangerò”
“La colpa è tua”, disse il piccolo Antonio, “Io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…”
“E’ vero”, disse Lola Kola.
“Ma piangerai!”disse il piccolo Antonio.
“E’ certo”, disse Lola
“Ma allora ch ci guadagni?”
“Ci guadagno”, disse la Kola “il ricordo dei tuoi baffoni”
Soggiunse:
“Va a rivedere le piante grasse. Capirai che la tua è unica al mondo”
“Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto”
Il piccolo Principe Antonio Coco se ne andò a rivedere le sue piante grasse.
“Voi non siete per niente simili alla mia rosa rossa, voi non siete ancora niente”, disse.
“Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia Lola. Non era che una Lola uguale a centomila altre.
“Ma ne ho fatto la mia rosa e ne ho fatto per me un fiore unico al mondo”
E le piante erano a disagio. Come spesso le grasse!
“Voi siete belle, ma siete vuote e grasse”, disse ancora. “Non si può morire per voi.
Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi assomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, perché è lei che ho riparato col paravento, perché su di lei ho ucciso bruchi, salvo due o tre per le farfalle, perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, piangere o anche qualche volta anche tacere. Perché è il mio fiore” E ritornò da Lola Kola.
“Addio”,disse.
“Addio”, disse Lola.”Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”
“L’essenziale è invisibile agli occhi “, ripeté il piccolo Antonio, per ricordarselo
“E’ il tempo che tu hai perduto per i tuoi fiori che ha fatto i tuoi fiori così importanti”
“E’ il tempo che ho perduto per i miei fiori…”sussurrò il piccolo Antonio per ricordarselo
“Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile dei tuoi fiori…”
“Io sono responsabile dei miei fiori…”Ripeté il piccolo Coco per ricordarselo..